Roma, il Vangelo e il Papa come pretesto per l’occupazione abusiva

Brandiscono le parole del Papa come un’arma — scrive Il Tempo — E ora sono tornati all’attacco. I «Blocchi precari metropolitani», esponendo cartelli con frasi del Vangelo e di Bergoglio, hanno portato a termine un blitz davanti alla sede della Direzione provinciale romana dei Missionari Monfortani di via Romagna, a Roma, per rispondere alla «Proposta di accoglienza» agli «occupanti abusivi» di via Prenestina 1391. Si sono presentati in circa 500, chiedendo di essere ascoltati dal firmatario della proposta, padre Angelo Epis. «Epis ha negato di voler chiedere lo sgombero, ma ha ribadito la richiesta urgente di lasciare lo spazio. Ma – ha detto il loro leader Paolo Di Vetta – non è possibile farlo prima di aver trovato una sistemazione alle famiglie». E questo non è l’unico punto su cui le parti divergono. Nella lettera indirizzata alle decine di famiglie che dall’8 dicembre scorso occupano l’edificio di proprietà dei Monfortani, hanno spiegato i Movimenti per la casa, «i missionari chiedono l’identificazione personale degli occupanti e lo sgombero volontario da cose e persone dello stabile in cui vivono più di 300 persone, tra le quali molti bambini. Condizioni inaccettabili», ha commentato Di Vetta, dal momento anche che «l’identificazione che lui chiede è già superata dall’elenco che gli avevamo consegnato, una lista con nomi e condizioni economiche di ognuno degli occupanti». Per ora, dunque, rimane l’occupazione. Anche se Epis avrebbe parlato di una cinquantina di appartamenti dove spostare gli occupanti. «Tutto da verificare», ha chiuso Di Vetta.

Ad agosto — continua Il Tempo — in uno scambio di lettere fra il leader di «Action» Alzetta e il Vaticano, Bergoglio aveva fatto arrivare all’antagonista «una parola di paterna comprensione e di vivo incoraggiamento». Nulla a che vedere con l’incitazione a occupare abusivamente stabili. Ma la «parola» del Papa ora viene strumentalizzata dai professionisti delle «okkupazioni».

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